Nei Dintorni

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LAPEDONA FM
Il territorio, che si estende tra Fermo e il fiume Aso a poca distanza dal mare, porta tracce, come tutta l’area picena, della colonizzazione e quindi della civiltà romana. Forse la testimonianza più ragguardevole di ciò è espressa dal cippo funerario di un magistrato locale conservato sotto il loggiato comunale. Furono i Pelasgi, venuti dalla Grecia nel secolo IV a.C. , i primi abitatori di Lapedona, seguiti dai romani che vi fondarono una colonia. Reperti di età picena e romana testimoniano una intensa colonizzazione del territorio, fin dall' antichità. Nell’alto medioevo i Longobardi e i Monaci Avellaniti vi fondarono alcuni castelli le cui chiese, in stile romanico, sono tuttora ben conservate. Nel XIII sec. gli insediamenti sparsi vengono abbandonati e nasce l’attuale paese, sulla collina più elevata (mt. 264 s.l.m.) e in prossimità di una grande torre di avvistamento (anch’essa ben conservata e trasformata nel tempo nel maestoso campanile della Collegiata di San Lorenzo). Gli stessi monaci iniziarono la bonifica delle terre. Con la ripresa dell'agricoltura, il borgo si popolò di enfiteuti, livellari, piccoli proprietari, contadini ed artigiani. Fu fortificato con mura e porte ma forse non godè mai di piena autonomia, risultando, già dai più antichi documenti, "castello " di Fermo.
Da vedere Chiesa Parrocchiale, ospita oltre alla venerata statuetta lignea del patrono San Quirico, protettore dei bambini, una tavola attribuita a Pietro Alemanno, due tavolette raffiguranti San Sebastiano e San Rocco e una “Madonna in trono” di arte locale del XIV sec. Chiesa di San Nicolò, sec. XVII-XVIII, nella piazza centrale, in perfetto e sobrio stile barocco, ha al suo interno cinque altari in legno dorato e marmorizzato, un soffitto ligneo damascato ed una pala d’altare di Simone De Magistris, oltre ad un organo di scuola callidiana. Chiesa di San Lorenzo, con pregevoli altari barocchi in legno dorato, un Crocifisso ligneo del XVI sec. e un organo del 1700 di Gaetano Callido, recuperato ad attività concertistiche. Chiesa di Santa Maria degli Angeli ( o ad Nivem), nel borgo castellano, conserva affreschi del XV sec. . Chiesa della Madonna Manù del XI sec. , piccola ma molto elegante, si trova a metà strada tra il paese e il mare. Chiesa di San Pietro del XII sec. , con colonne ed originali capitelli è ora inglobata nel civico cimitero. Chiesa di San Giacomo e San Quirico, al suo interno si conservano capitelli variamente decorati, un’elegante cripta sorretta da volte a crociera cilindriche su colonnine con capitelli di diversa foggia e importanti opere attribuite a Pietro Alemanno. Porta Marina, si presenta imponente con un arco a sesto acuto sormontato da una merlatura ghibellina. Porta da Sole, in parte rimaneggiata, immette sotto il loggiato del Palazzo Comunale. Palazzo Comunale del XVI sec. con portico ogivale sotto il quale si trova un cippo funerario con bassorilievi e iscrizioni di epoca romano-imperiale.

Fermo e la sua provincia

Il Fermano, un territorio che va dal mare (25 km di costa che si affaccia sul mare Adriatico), ai monti azzurri (la catena dei Sibillini), attraverso un numero imprecisato di colline, alla sommità di 37 di loro sorgono altrettanti castelli, borghi medievali e città che vanno a formare il territorio della nuova Provincia di Fermo.
Un territorio ricco di storia, di cultura, di tradizioni che attraverso i Secoli ha saputo essere al passo con i tempi, fino alla globalizzazione dei mercati, sempre fermo, però, alle proprie origini, alle proprie radici che oggi sono un valore aggiunto, soprattutto sotto l’aspetto turistico.
Un territorio tutto ancora da scoprire, viste le immense ricchezze custodite nei 40 Comuni che lo compongono, monte delle quali, purtroppo, ancora sconosciute anche a chi il Fermano lo conosce bene.
Figuriamoci quindi, i tanti turisti che di anno in anno frequentano la nostra costa che non vengono più solo per abbronzarsi e prendere un bagno nelle acque dell’Adriatico, ma soprattutto per scoprire l’entroterra, fino alla montagna.
Una scoperta continua di tesori dal valore inestimabile, dai teatri alle pinacoteche dove sono custoditi quadri di artisti locali (Licini su tutti, per citarne uno), dagli affreschi ai siti archeologici Piceni e Romani.
Poi ancora, parlando di tradizioni, il folklore, gli antichi mestieri e l’enogastronomia con prodotti di assoluta eccellenza dalla pasta al vino, dall’olio ai salumi per finire con i formaggi tipici del territorio.
Ed ancora il Fermano è terra di eccellenze anche per quanto riguarda l’industria e l’artigianato, con i due distretti di rilevante importanza internazionale: quello della calzatura e quello del cappello.
I turisti che vorranno, quindi, dove aver assaporato e vissuto la storia di questo meraviglioso territorio, potranno visitane i numerosi spacci aziendali e portare a casa, anche in questo caso, capi da indossare unici al mondo.



Punti di interesse nelle vicinanze
• Stabilimento Idropinico Palmense (Fermo) 2 Km
• Autostrada A14 (Pedaso) 4 Km
• Spiaggia di Pedaso
• Stazione Pedaso 5 Km
• Autostrada A14 (Porto San Giorgio) 5 Km
• Motor Park (Pedaso) 5 Km
• Stazione Porto San Giorgio 7 Km
• Rocca Tiepolo (Porto San Giorgio) 7 Km
• Museo Civico Archeologico (Monterubbiano) 7 Km
• Museo Parrocchiale San Giacomo (Massignano) 7 Km
• Casa di Cura Villa Verde (Fermo) 8 Km
• Museo Scienze Naturali (Fermo) 8 Km
• Museo Teatro dell'Aquila (Fermo) 8 Km
• Chiesa di San Francesco (Fermo) 8 Km
• Teatro dell'Aquila (Fermo) 8 Km
• Piazza del Popolo (Fermo) 8 Km
• Pinacoteca Civica (Fermo) 8 Km
• Palazzo dei Priori (Fermo) 8 Km
• Museo Diocesano (Fermo) 8 Km
• Duomo (Fermo) 8 Km
• Lido Associazione Nautica Picena (Porto San Giorgio) 8 Km
• Piazzale del Girfalco (Fermo) 8 Km
• Ospedale (Fermo) 9 Km
• Spiaggia Lido di Fermo
• Museo Malacologico Piceno (Cupra Marittima) 10 Km